"Dove hai preso il tuo Coltan?" Puoi aiutarci Marciando Firmando Sostenendoci

Una petizione per mettere fine alle gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica Democratica del Congo.

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Chi Siamo

Mediterraneo siamo noi:

Cinque anni fa, ventisei associazioni del territorio, al fine di costruire occasioni di riflessione e valorizzazione delle opportunità che le migrazioni possono dare alla comunità, si riunirono dando vita ad un evento di otto giorni “Mediterraneo siamo noi”. Da questa meravigliosa esperienza di condivisione nasce l’associazione omonima, per rispondere al bisogno di creare una comunità che si ritrovi su valori di inclusione, aspirando ad un modello di comunità basata sulla convivenza, sulla lotta alla marginalità e la costruzione di una visione critica e condivisa della realtà, sia a livello locale che internazionale.


Safari Njema:

Un piccolo gruppo di giovani nel 2018 decise di dare nuova vita ad un’associazione già esistente nel territorio empolese, Safari Njema. Con il passare del tempo molti altri ragazzi si sono uniti in questo progetto, con la volontà di creare qualcosa che sentivano mancasse nel loro territorio. Questo è Safari Njema: un’associazione culturale giovanile che cerca di migliorare la propria realtà territoriale, con un occhio di riguardo per le minoranze e per chi non ha voce , cercando di informare sé stessi in primis, e poi altri su temi che di solito vengono trascurati, mettendo in luce le varie problematiche esistenti, ma di cui purtroppo si parla poco.

28
Associazioni
10
Tappe
1
Solo obiettivo
Descrizione del nostro progetto

Cos'è il coltan?

Il dispositivo che stai utilizzando per leggere questo messaggio contiene componenti alla cui base sta il COLTAN, un minerale estratto principalmente nella Repubblica Democratica del Congo, commettendo gravi violazioni dei diritti umani. In pochi conoscono il Coltan nonostante sia alla base dei nostri telefoni e dei chip dei computer, oggetti per cui saremmo disposti a vendere cara la pelle. Ma c'è chi veramente perde la vita per dare noi la possibilità di fare chiamate o mandare messaggi: uomini, donne e bambini costretti a lavorare in condizioni disumane nei giacimenti del Nord Kivu, sottoposte al controllo di bande armate che alimentano la guerra nel territorio per il controllo di un così grande tesoro. Un bene prezioso per le industrie produttrici di componenti elettronici dalle quali acquistiamo i nostri dispositivi alimentando indirettamente questo ciclo.


Perché ci siamo interessati proprio alla Repubblica Democratica del Congo?

Il nostro interesse per la cittadinanza attiva europea in relazione al consumo critico risale a due anni fa, quando abbiamo conosciuto due missionari Comboniani che abitano da più di trent’anni in RDC, nella zona del Kivu, dove vengono estratti minerali indispensabili per l’industria delle batterie elettriche e cellulari. Organizzammo grazie a loro un incontro nella Parrocchia San Giovanni Evangelista di Empoli. Il 22 febbraio 2021 l’ambasciatore Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista Mustapha Milambo hanno perso la vita in un attacco armato nella provincia del Nord Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo. Attanasio si batteva tutti i giorni per ristabilire l'umanità in un paese dimenticato e sfruttato, contribuendo alla realizzazione di importanti progetti umanitari e distinguendosi per l’altruismo, la dedizione e lo spirito di servizio a sostegno delle persone in difficoltà. Le sfide che Attanasio affrontava ogni giorno hanno iniziato a fare eco nelle nostre coscienze purtroppo solo dopo la sua morte. Abbiamo così organizzato un incontro on-line con testimonianze di missionari italiani ed attivisti congolesi immigrati in Italia. Da questa iniziativa, cogliendo le proposte di alcuni relatori, le nostre associazioni si sono focalizzate sulla realizzazione di un progetto che potesse trasformare il dissenso e la condanna, frutto dell'informazione diretta sullo sfruttamento e le violazioni perpetrate in Congo, in qualcosa di concreto.

Quale obiettivo abbiamo?

“Dove hai preso il tuo coltan?” è il progetto che trova le sue fondamenta in una raccolta firme. Abbiamo elaborato una petizione indirizzata all’Unione Europea in relazione al regolamento (UE) 2017/821 sui minerali provenienti da zone di conflitto o ad alto rischio, entrato in vigore a gennaio 2021 e soggetto a futura revisione nel gennaio 2023. Il Regolamento si concentra sui 3TG, che sono stagno, tantalio, tungsteno e oro. La petizione in questione si focalizza su due importanti falle del regolamento, che sono la mancanza di indicazioni precise riguardo le sanzioni e la mancata trasparenza riguardo le aziende che importano regolarmente i suddetti minerali in Europa e coloro che invece violano il regolamento. Il Regolamento 2017/821 è un primo passo verso la regolamentazione dei diritti umani all’interno delle imprese, tema ancora purtroppo poco trattato in alcuni paesi dell’Unione; il fatto che il regolamento in questione non dia indicazioni chiare e stringenti circa il suo adeguamento all’interno degli ordinamenti statali, genera una forte disparità per le industrie nei diversi paesi, che incontreranno barriere più alte nei paesi che più hanno familiarità con le suddette tematiche e limiti quasi irrisori in altri paesi. Quello che chiediamo perciò circa le sanzioni è che la revisione imponga un limite minimo di sanzione pecuniaria che sia almeno superiore al costo medio di un audit interno, necessario per fornire la documentazione richiesta dal regolamento. Per quanto riguarda invece l’assenza di trasparenza nei risultati di controllo, crediamo che sia fondamentale l’esistenza di uno strumento fruibile per la società civile che mostri le aziende che seguono e che violano il regolamento, così da avere la possibilità di fare una scelta consapevole al momento dell’acquisto di un qualsiasi bene contenente i 3TG. Firmando la petizione, potrai sostenere e dare maggiore risonanza alle nostre idee.

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Come posso partecipare al progetto?

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Una petizione indirizzata all'Unione Europea.
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Attraverso i nostri eventi vogliamo creare un movimento di cittadini consapevoli ed una rete transazionale di realtà associative che sostengano il progetto volto al cambiamento. Un progetto di cui si fanno promotrici le associazioni organizzatrici ma che ha l’obiettivo di diventare di tutti. Per maggiori informazioni sul progetto e/o eventuali dubbi scrivere a: dovehaipresoiltuocoltan@gmail.com

Abbiamo elaborato una petizione indirizzata all'Unione Europea

In relazione al regolamento (UE) 2017/821 sui minerali provenienti da zone di conflitto o ad alto rischio.

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Gli eventi

Partecipa agli eventi

Invia una mail all’associazione che si impegnerà a realizzare l’evento nel luogo che hai scelto. A quel punto potrai presentarti il giorno dell’evento nella città scelta per partecipare attivamente alle iniziative che saranno svolte. Gli aggiornamenti riguardo orario data e luogo dell’evento verranno opportunamente condivisi con tutti coloro che si iscriveranno all’evento.




La marcia

Partecipa alla marcia

Le distanze tra un evento e l’altro potranno essere percorse concretamente su adesione volontaria, a piedi o in bici (a seconda della preferenza di chi la svolge). Da ogni città partirà un gruppo di sostenitori che insieme percorreranno la strada per arrivare alla città successiva, impegnandosi per divulgare l’idea del progetto e raccogliere firme per la petizione. Si tratta di un viaggio che sicuramente unirà le persone che decideranno di svolgerlo con un legame che impreziosirà maggiormente il fine del progetto.




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Per maggiori informazioni: dovehaipresoiltuocoltan@gmail.com

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